sabato 19 ottobre 2013



è comico il silenzio che c’è attorno a me 
mentre l’anima grida.


quest’anima ingorda stanotte grida il tuo nome. 
ti cerca nel buio. 
la tua pelle come un candido lenzuolo. 
il tuo profilo, 
il tuo profumo,
 il tuo collo bianchissimo 
da avidamente risalire come una corrente elettrica letale. 
poi il lobo, l’orecchio, i capelli, 
quei capelli in cui stringo i miei pugni.
 le labbra, dio, le labbra. quelle due sponde perfette 
su cui lasciar infrangere le mie tempeste. 
e denti feroci in una smorfia. 

mordimi, se hai coraggio. 
e poi, poi lasciami sbranarti.


voglio ruggirti addosso,
 ma senza spaventarti. 
voglio sfidarti e non farti arretrare, 

alzare la posta 
e di volta in volta vederti lottare per sostenere il mio gioco perverso. 

è una partita senza vincitori nè vinti.


 soltanto noi. avidi. 

amanti.



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