io nella vita non son mai stato puntuale.
non sono mai arrivato in
tempo,
mai da nessuna parte.
o quaranta minuti di anticipo,
o un’ora di
ritardo.
molte persone me ne rimproverano,
e a volte s’incazzano,
e
hanno ragione.
e a me dispiace,
ma non posso farne a meno.
io son così.
tremendamente in anticipo,
o irrimediabilmente in ritardo.
e sarò
sadico, ma ne vado fiera.
perchè mi pare sempre che la gente puntuale
sia gente che non ha altro da fare se non rispettare degli orari.
gente
che si annoia.
tuttavia, non è questione d’orologio.
anzi.
gli anacronismi legati a
ore,
minuti e secondi sono,
al confronto, pressappoco insignificanti.
i
veri anticipi e i veri ritardi
io li colleziono altrove.
nei
comportamenti,
nelle aspirazioni,
nelle decisioni,
nelle conclusioni.
e
soprattutto nelle relazioni.
mi capita di innamorarmi di persone troppo
grandi o troppo piccole,
troppo avanti o troppo indietro,
troppo lontane
o troppo vicine.
mi capita di arrivare nella vita di chi amo
e di
entrarci troppo presto o troppo tardi.
chi arriva nella mia,
invece, sembra esser sempre in tempo per farsi amare.
perchè in fondo cos’è l’amore
se non una questione di tempismo?
mi rispecchio in queste parole...sono davvero reali...anche a me succede...chissà perchè.un abbraccio forte
RispondiEliminaE.