martedì 5 novembre 2013




non è un traguardo 
ma una tappa. 

un punto d’arrivo, 
ma anche di partenza.

 il passaggio del testimone 
tra quella che eri e quella che sei. 

è la vita che cambia.

la mia è cambiata. 

mentre ero impegnato a fare altro, 
proprio come dicono. 
mentre posticipavo il superfluo e cominciavo, 
per la prima volta forse, 
a pensare al necessario. 

mentre seminavo lungo la mia strada 
tutto ciò in cui non riuscivo più a credere, 
facendo posto a qualcosa cui invece non posso non credere, 
qualcosa che non posso ignorare. 

mentre cominciavo a capire 
che è inutile riverniciare i mobili quando il legno è marcio, 
e che le rivoluzioni partono dal basso,
 e che quel che è mio è mio 
e quel che non è mio non importa di chi sia 
purché quel che è mio sia mio.

mentre i colori era importante saperli usare, non usarli. 

mentre le sigarette era importante averle, 
non fumarle. 

e mentre l’amore, 
quello vero, finalmente esplodeva, 

con tutte quelle schegge che per amore sopporti 
e porti sottopelle, 

perché in fondo l’amore non è altro che un nonostante.


mentre tutto questo cinema 
veniva proiettato sulla mia figura buia, 
nuda, 
finalmente spoglia di una veste non più sua e sgombra di fardelli che rallentavano il percorso, 

un’era astrologica si completava. 
e io rinascevo. diverso. solo.


ed oggi la mia vita non è ancora come voglio che diventi,
 ma pronta a diventarlo. 

e anche se lo aspetti, non lo programmi. 



succede.



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