giovedì 19 dicembre 2013




an epiphany.
cinque ore di sonno e sono già sveglio [ormai sono incapace di dormire otto ore filate senza svegliarmi di colpo con l'obbligo la preoccupazione la paura di qualcosa] stanotte avrei dovuto dormire avrei potuto dormire se non fosse stato per te che sei venuta a trovarmi persino nei sogni che sei venuta a scovarmi anche nell’inconscio [dove in realtà forse vivi] e a dirmi in un sogno che sai che penso ancora a te perchè in effetti è così io penso ancora a te per quanto non voglia ammetterlo a nessuno e nemmeno a me stesso ma ci sei sei ancora qui dove sei sempre stata e non te ne vai e non te ne andrai e per cacciarti sto facendo di tutto [fingere mentire comprare brillare occuparmi  studiare riflettere parlare ridere scherzare giocare distrarmi ho ancora la forza di pensare a qualcosa che non sia tu] buttando il cuore in qualunque cesso mi sto buttando via come una vecchia puttana triste e cieca e sorda e muta in giro per questo paese di merda che guarda e non osserva che parla e non riflette che è sempre troppo piccolo per i miei gusti e allora cosa faccio scappo. 
ed è tutto chiaro improvvisamente come se tu mi avessi acceso il faro della mente della ragione non della mia ragione ma della ragione ragionata e razionale quella innegabile e palese che spesso non vorrei vedere solo per non star male ma la verità è lì sotto i miei occhi e per quanto io possa fingere mentire comprare brillare occuparmi studiare riflettere parlare ridere scherzare giocare distrarmi non riesco a non vederla e più la guardo più fa male perchè so che non può cambiare e siccome è facile incontrarsi anche in una grande città preferisco andare via da te portarmi via da te e allora so benissimo da cosa scappo da chi scappo scappo da te che non avresti dovuto prendermi il cuore  [ce l'hai ancora].
lo sai cosa diceva Freud che i sogni sono paure represse e irrazionali che almeno nello stato di sonno manifestiamo in virtù dell’inconscio censurandoli solo in parte o senza censurarli e allora io credo di avere sempre costantemente terribilmente incondizionatamente paura che tu ritorni da me perchè so perfettamente che sarei incapace di starti lontano se tu mi chiedessi di stareancoraconte. [odio le tue scelte. tu non sai scegliere.]
ed è così credici se ti va e se non ti va non crederci ma sei ancora qui amore quanto tempo e ancora ti fai sentire dentro ti sento ancora ti amo ancora amore torna amore torna vaffanculo amore non tornare se potessi uccidere ucciderei te o forse ucciderei me a volte penso che potrei anche morire mia sponte magari stordita d’arthemisia absentium come un’amante disillusa di un vecchio film bohèmien.
  [...che cosa ho detto?]
 
 
 
 

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