malinconia. ovvero, desiderio di desideri.
maledetta curiosita intellettuale. sia dolce il dubbio a chi più nuoce il vero.
ma preferisco leggere negli occhi di chi mente, piuttosto che fingermi
analfabeta. e per chi ama dal dolore non si evade. [eppure, sai, ero
pronto persino ad un per sempre.] ma non mi fermo. incarto
l’oggi e vado. con nuova forza prendo un bicchiere di vita e lo rovescio
sulla strada, seguendo la direzione in cui scorre. a tratti diverso, ma
sempre me stesso.
è come tornare a casa e trovarla pulita. ricominciare a sporcare.
il nero dei lividi ingiallisce, e si staglia meno sul grigio delle mattine. finalmente fresche. finalmente perlacee.
amo il grigiore. i palazzi indaffarati ed incolori. l’atmosfera febbrile e distaccata. amo il grigio.
strano, per me che ho sempre vissuto di blu. e dal mare vengo.
forse lo considero uno splendido pretesto per stringermi nel cappotto, e
tenermi ancora cara la speranza che tu senta il calore che vorrei.
non voltarti.
aprile. e le foglie si arrendono al vento.
Nessun commento:
Posta un commento
...qualsiasi parola ha sempre un valore...