mercoledì 2 aprile 2014







malinconia. ovvero, desiderio di desideri.
maledetta curiosita intellettuale. sia dolce il dubbio a chi più nuoce il vero. ma preferisco leggere negli occhi di chi mente, piuttosto che fingermi analfabeta. e per chi ama dal dolore non si evade. [eppure, sai, ero pronto persino ad un per sempre.] ma non mi fermo. incarto l’oggi e vado. con nuova forza prendo un bicchiere di vita e lo rovescio sulla strada, seguendo la direzione in cui scorre. a tratti diverso, ma sempre me stesso.
è come tornare a casa e trovarla pulita. ricominciare a sporcare.
il nero dei lividi ingiallisce, e si staglia meno sul grigio delle mattine. finalmente fresche. finalmente perlacee.
amo il grigiore. i  palazzi indaffarati ed incolori. l’atmosfera febbrile e distaccata. amo il grigio. strano, per me che ho sempre vissuto di blu. e dal mare vengo. forse lo considero uno splendido pretesto per stringermi nel cappotto, e tenermi ancora cara la speranza che tu senta il calore che vorrei.
non voltarti.
aprile. e le foglie si arrendono al vento.







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