domenica 1 giugno 2014



il caffè, 
una maglietta a righe, 
il tuo numero su un biglietto 
in una tasca di jeans 
in un cassetto, 
una valigia verde, 
un altro caffè, 
un altro numero, 
un aperitivo, 
una cravatta. 
un bacio. 
una pizza, 

una paura, 
un silenzio, 
un messaggio, 

una telefonata di lavoro il giorno degli innamorati, 
ignorarsi, 
incontrarsi, 
rivalutarsi, 
trattenersi in una festa, 

un drink, 
un abitacolo sudato. 
il nostro giappo, 
i miei tatuaggi, 
il canale 69, 
le chiavi di casa mia, 
quelle di casa tua. 

i segreti, 


i segnali, 
le carezze, 
le coperte, 
le cambiali, 
la birra artigianale, 

il trapano e il martello, 
cenare da Michele, 

un telefono, 
un libro, 
un bracciale, 
due orecchini, 
il giorno di Natale,
 Bossari (ahimé), 
Sanremo, 
le tue foto da ragazza, 

la valigia verde, 
un’isola, 
un gatto nero in casa 
e una crema al profumo di cocco, 

una folata di sbagli e noi superstiti,
 Caterina e il suo aeroplano, 
una battaglia e una falange in due, 

il mio pugno chiuso e i tuoi capelli dentro, 

Capitan America, le maschere, 
il nostro primo daccapo.

mille lumi di candela e tu che come fiamma tremi e bruci, 


mentre la strada che sapevi che avrei preso 
mi si srotola davanti come un tappeto rosso.


e vado via. 
ma per restare.





1 commento:

  1. Come al solito mi lasci con tantissime sensazioni contrastanti :) mi piace tantissimo leggerti! Grazie per ciò che scrivi...riesci a lasciare sempre una traccia indelebile nell'anima!

    Ti abbraccio,
    Carlotta

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