sabato 30 ottobre 2010



Per insignificanti movimenti
tanti e tanti il volto è tutto;

e tutto sta raccolto sopra il tuo bel volto.

Lingua che sei straniera
e non si sa se vuoi che io ti distingua dalla mia
o se mia lingua ti finga.

Bocca di gradazioni, intera gamma,
dalle predilezioni alla maniera amara.

Bocca che mi sei cara
appena appena schiusa quando armatura in te
quella fessura è un dissuadendo le svariate forme labili d'espressione
per tentativi ed approssimazione.

Ed il tuo volto è tutto nel momento in cui,
passando sopra alla tua immagine
della quale è troppo facile dire che in superficie,
affiori l'anima passando sopra la tua immagine, invece
ci si vede intraducibile l'estraneità al lavoro.

Ché il volto è tutto
ma non è del corpo, al quale pare unito.

Il corpo, contentando il senso della nutrizione
e il viso l'ascensione l'assolvenza dell'inappetenza
perché un bel volto bello se lo si può guardare è un disimparare
del mondo questo e quello.

Così ci s'innamora di un viso in cui
l'estraneità lavora.

Il corpo segue,
come un testimone casalingo e familiare
di questa apparizione,
in su la cima.

Quest'opera sensibile:
il tuo volto che si manifesta ed è
oltre l'ordine della natura.

E come tutti i portenti tende a scomparire
più cerchi di tenerlo a mente e nelle spire
dei ritrovamenti portentosi.

E la voce del viso allora nemmeno
ricorre ai miracoli
non un riso, un pianto,
non una smorfia densa d'oracoli.

Ma dà senso quella voce a un solo volto che sotto il mio
rotola, si ferma e freme, alle mie mani preme
perché lo riporti in cima,
in vetta al suo sistema dei piaceri.

Secondo un canone, un precetto ed una disciplina
che inumidisce i capelli e per discrezione stende
un velo di madore sulla pelle.

Ti spadroneggia allora il tuo godio,
disincantato in quanto,
più è restio al racconto lenitivo,
al riassunto giulivo.

E non è riso appunto
e non è pianto il tuo perché il racconto è il riso e pianto il suo riassunto.


Sul viso la sintassi non ha imperio,


non ha nessun comando.




Nessun commento:

Posta un commento

...qualsiasi parola ha sempre un valore...