venerdì 25 maggio 2012





La coscienza apposto non ce l'ho 
E non l'ho avuta mai 
Neanche da bambino 
Quando dicevo palle a destra e a manca 
Non tanto per difesa 
Ma più per fantasia 
Per dare addosso alla supremazia della realtà 
Per modellare il mondo da poterci combaciare 
Come un biscotto nel suo stampino 
Come un eroe nel suo destino 
Non son mai stato un mago in strategia 
Navigo a vista e ormai sono un esperto 
Temo, ho rispetto 
E amo il mare aperto 
Ci soffro e mi diverto 
A veder come gira 
A gettar sassi 
A piantare casini 
A contraddire il fatto e i suoi indovini 
Professo Dio se sono in mezzo agli atei 
Se son tra i preti mi invento miscredente 
A me la pasta piace sempre al dente 
La vita mi va bene se si sente 
Se c'è un po' di corrente 
Se c'è da attraversare qualche ponte 
Se c'è da immaginare un orizzonte 

Sarà ricordata come l'epoca della tecnologia 
Ma per me è soltanto l'occasione per vivere la vita mia 
Nel mio tempo, fino in fondo 

fino in fondo 
Nel mio tempo 

Questo è il mio tempo 
E non è mio soltanto 
In bilico tra stimolo e rimpianto 
È un tempo ricco gravito di segni 
Vuoto di senso e pieno di congegni 
Che danno possibilità infinite 
Una, nessuna, e centomila vite 
Portici, vertigini, equilibri instabili 
Appuntamenti non più rimandabili 
Onde che se non surfi resti sotto 
E non c'è aria e sembra tutto brutto 
Sporcarsi la pelle, bruciarsi 
Toccare le cose con mano 
Trovare l'immagine e poi proiettarla lontano 
Alzare bandiera a mezz'asta 
Già prima di essere morto 
Mi è sempre sembrato un errore 
Non tengo la nave nel porto 
E se la bonaccia lo impone 
Non resto a guardare il soffitto 
Sperando che cambi stagione 
L'ho detto, e poi ho fatto speso il contrario 

Perché sono un uomo qualsiasi 
Un essere straordinario 

Un essere straordinario 

 fino in fondo 
Nel mio tempo 

Questo è il mio tempo 
È quello che accade 
Frequento i deserti e le strade 
Non trovo risposte immediate 
Del resto nemmeno le chiedo 
Però credo fosse un errore 
Che gli uomini abbiano un grande valore 
Che è espresso in pochissima parte 
E tutto concorre a sedarti 
Confonderti, omologarti 
In casa, poi al lavoro, poi fuori 
Ci vogliono deboli e soli 
Al massimo consumatori 

Che hanno reazioni a comando 

 
fino in fondo 
Nel mio tempo
 
Nel mio tempo, fino in fondo 
 

Non lascerò il futuro nelle mani 
Di chi al futuro non ci ha creduto mai 
Di chi crede soltanto a questo dogma 
Fotti per primo, o rimarrai fottuto 
Io la coscienza a posto non ce l'ho 
E fotto quasi sempre senza scopo 
Perché la mia natura non è chiara 
Sono allo stesso tempo gatto e topo 
Siete il sale del mondo disse Jesus 
E il sale è un conservante assai efficace 
Lo usano per conservare il pesce 
Ma non serve a conservar la pace 
Vivo in quel pezzo di mondo 
Dove il sale si compra inscatolato 
E il grano cresce ormai già macinato 
Metà del mondo lotta con la fame 
La mia metà si nutre di aspartame 

Io la coscienza a posto non ce l'ho 
E non l'ho avuta mai 
Sono il peggior nemico di me stesso 
L'ostacolo più grande al mio successo 
Tutto e anche il suo contrario 
Monotono e poi vario 
Affezionato ad ogni mio difetto 
Ad ogni scusa, ad ogni litania 
Non posso, scusa devo andare via 
Ripasserò più tardi un'altra volta 
Eccomi sono qua, l'uomo in rivolta 

Questo è il mio tempo e spazio che divido 
Con quello che mi sfida e che io sfido 
Con quello che io accolgo e che mi accoglie 
Con quello che io cambio e che mi cambia 
Con quello che mi dona e che mi toglie 
Con gli uomini, le macchine e le foglie 
Restando in casa o attraversando soglie 
Questo è il mio tempo, questa è l'occasione 
Questo è lo spazio di contemplazione 
È il campo di battaglia per l'amore 
Il tempo di equilibrio e furore 

 per me è soltanto l'occasione per vivere la vita mia 


Nel mio tempo, fino in fondo 

Nel mio tempo 

Nel mio tempo, fino in fondo 


Nel mio tempo








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