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Pensare mi rende pazzo
e l'essere pazzo mi fa pensare,
mi fa pensare
che per pensare bisogna essere pazzi.
Quando penso, sono prigioniero di me stesso
e sono costretto dal mio povero connettere elementare,
elementare il mio misero camminare.
So che non si può vivere
se non si sa decidere su ciò che ci capita in certi casi ciclici.
Restare in equilibrio mi rende pazzo e mi fa pensare,
mi fa pensare che senza l'obbligo dell'equilibrio
il pazzo non cade mai.
Sono stanco di avere mani e piedi legati al cervello,
dal cervello vorrei sganciarmi
e penetrare tutte le menti del mondo.
So che non si può vivere
se non si sa decidere su ciò che ci capita in certi casi ciclici.
Voglio trascinarmi con la testa pesante sotto gli scarponi
e uscire volentieri dal mio cervello stretto,
e poi cadere malamente con il muso a terra
senza farmi male, senza pensare male
e non farmi male senza pensare.
So che non si può vivere
se non si sa decidere su ciò che ci capita in certi casi ciclici.
Mostrami
RispondiEliminacome vivere fino in fondo il desiderio, come vivere il desiderio –
e rimanere, però, sempre fedeli
a se stessi.
Dammi
un colore migliore
per la solitudine –
Paula Becker a Rainer Maria Rilke