venerdì 14 settembre 2012



Pensare mi rende pazzo 

e l'essere pazzo mi fa pensare, 

mi fa pensare 

che per pensare bisogna essere pazzi. 


Quando penso, sono prigioniero di me stesso 

e sono costretto dal mio povero connettere elementare, 

elementare il mio misero camminare. 


So che non si può vivere 

se non si sa decidere su ciò che ci capita in certi casi ciclici. 


Restare in equilibrio mi rende pazzo e mi fa pensare, 

mi fa pensare che senza l'obbligo dell'equilibrio 

il pazzo non cade mai. 


Sono stanco di avere mani e piedi legati al cervello, 

dal cervello vorrei sganciarmi 

e penetrare tutte le menti del mondo. 


So che non si può vivere 

se non si sa decidere su ciò che ci capita in certi casi ciclici. 


Voglio trascinarmi con la testa pesante sotto gli scarponi 

e uscire volentieri dal mio cervello stretto, 


e poi cadere malamente con il muso a terra

senza farmi male, senza pensare male 

e non farmi male senza pensare. 


So che non si può vivere 

se non si sa decidere su ciò che ci capita in certi casi ciclici. 




1 commento:

  1. Mostrami
    come vivere fino in fondo il desiderio, come vivere il desiderio –
    e rimanere, però, sempre fedeli
    a se stessi.
    Dammi
    un colore migliore
    per la solitudine –
    Paula Becker a Rainer Maria Rilke

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