Che parvenza di felicità
Lo sapremo dal vento
che cosa sarà
Tu, nel bosco eri stanca e perduta
Cercavi l'incenso e la vita sognata
Cercavi l'incenso e la vita sognata
Ora viaggi da sola,
la strada la sai
Fra le lucciole e l'oscurità
Fra gli esordi e la celebrità
c’è un disegno d'immenso
che fine non
ha
E gli amanti hanno sete
E le bocche chissà
che biglietto faranno per l'eternità
Infinita è la notte sulle città,
sul
mondo
Vicino il buio,
profondo il cielo
Infinita è la notte sugli occhi chiusi,
Infinita è la notte sugli occhi chiusi,
stanchi
Sul mare aperto,
sul tuo respiro
E fra il parto e la mortalità
Fra la colpa e la divinità
E fra il parto e la mortalità
Fra la colpa e la divinità
c'è quest'algebra folle
che senso non
ha
Ma ci spinge a guardare,
a guardare
aldilà
A comprendere l'uomo,
ad averne pietà
Infinita è la notte sulle città,
sul
mondo
Vicino il buio,
profondo il cielo
Infinita è la notte sui portici
e le
chiese
Sulle anime spezzate,
piegate al gelo
Infinita è la notte su te
che piangi
e ridi
e ridi
E ridi
e piangi
e dici parole antiche
senza età
senza età
Infinita è la notte sulle città,
sul
mondo...
Tra la vita e la morte
ritornerà domani
a farci male,
cristallizzato sale ...
A farci male
illimitato mare
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