domenica 6 gennaio 2013



Che parvenza di felicità
 

Lo sapremo dal vento 
che cosa sarà 

Tu, nel bosco eri stanca e perduta
Cercavi l'incenso e la vita sognata 

Ora viaggi da sola, 
la strada la sai 

Fra le lucciole e l'oscurità
Fra gli esordi e la celebrità
c’è un disegno d'immenso 
che fine non ha 

E gli amanti hanno sete
E le bocche chissà
che biglietto faranno per l'eternità
Infinita è la notte sulle città, 
sul mondo 

Vicino il buio, 
profondo il cielo
Infinita è la notte sugli occhi chiusi,
 
stanchi 

Sul mare aperto, 
sul tuo respiro
E fra il parto e la mortalità
Fra la colpa e la divinità 

c'è quest'algebra folle 
che senso non ha 

Ma ci spinge a guardare, 
a guardare aldilà 

A comprendere l'uomo, 
ad averne pietà 

Infinita è la notte sulle città, 
sul mondo 

Vicino il buio, 
profondo il cielo

Infinita è la notte sui portici 
e le chiese 

Sulle anime spezzate, 
piegate al gelo 

Infinita è la notte su te 
che piangi
e ridi

E ridi 
e piangi 

e dici parole antiche
senza età 

Infinita è la notte sulle città, 
sul mondo...


Tra la vita e la morte 
ritornerà domani 

a farci male, 
cristallizzato sale ... 

A farci male 

illimitato mare 


 

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