domenica 31 marzo 2013



Sul tetto si vede tutto

Sulla barca ci si allontana
Oppure si torna indietro

 e Sulla terra mi sento a casa 

Sul quaderno si fa esperienza
Sul diario la si racconta, 

poi la si rilegge 

E la si confronta con l'esistenza 

Mi piace fare gli esperimenti
Combinare i miei sentimenti con quelli di un altro

E poi come negli incidenti
Effettuato lo scontro si riparano i danni 

Sulla torre si sta in allerta 

Sul tappeto ci si sdraia
A volte ci s'inginocchia 

E nelle fiabe si prende il volo 

Sulla tavola si apparecchia
Sulla montagna ci si solleva 

Ci si ferma per un istante
In attesa di Maometto 

Mi piace fare gli esperimenti
Combinare i miei sentimenti con quelli di un altro 

E poi come negli incidenti
Effettuato lo scontro si riparano i danni 




sabato 30 marzo 2013



Tra cinque minuti
Mi richiamerai
Nel frattempo
Scrivo una canzone

Tra cinque minuti
Spero che mi dirai
Che fine abbiamo fatto noi

Ma il futuro proprio non va
Considerato..
Chiudo gli occhi e ci sono io
Che raccolgo me stesso
E assomiglio ai muri
Che trattengono i rumori
Le parole che aspetto adesso
Spero non mi facciano male...
Anche se fossero vere...

Una promessa da mantenere
Un'occasione da onorare

Tra cinque minuti
Silenziosi significati
Tra cinque minuti
La differenza tra il dire e il fare
Chè non si può baciare
Da una distanza continentale..

Ma lo spazio proprio non va
Non va considerato
Chiudo gli occhi e ci sono io
E niente è cambiato

Tra cinque minuti
Che oramai non ho contati
Pazientemente un attimo si attende...
..eternamente..

Cinque minuti...


Cinque minuti.....
.
...che non sono mai arrivati...!

 

venerdì 29 marzo 2013



S'apre la sera
vedi, s'avvera
morbida svela e distende
la sua coperta nera
Ecco la sera, bella la sera
la luce s'inchina
esce di scena
poi si nasconde tra i monti
scalderà altre genti
brucerà altri campi
e altri orizzonti
avanti, entri la sera
e noi siamo ancora qui
ma niente sembra uguale: con te

Con te si può parlare
disordinare il destino
rimandare il mattino
che il modo migliore è
consumare le ore facendo l'amore

Cade la sera
e il cuore s'ispira
mentre che il cielo si oscura
buio a regalar le stelle
belle illusioni, sogni lontani
anche se per oggi abbiamo dato già abbastanza
tutte le nostre forze, tutti i fianchi e gli occhi

Non siamo stanchi
e d'incanto l'identico istinto ci coglie
e con me ti fai trascinare via
guarda la sera
scende sicura
apre la notte futura e
non infonderà paure
anzi ci invita a nuove avventure
e fin che resteremo insieme non morirò
e del tormento allora ci faremo un canto
tutto il tempo che resta, ogni sera la nostra festa
e il vento come orchestra
mentre un raggio di luna rifrange
sulla pioggia che piange tu volteggi come un'onda
cosi volubile e profonda, stasera
l'atmosfera profuma d'incenso
quando ormai mi credevo disperso
con stupore immenso tutto ritorna per me ad avere un senso
 
o almeno si spera, esce la sera, buona la sera 


giovedì 28 marzo 2013



Assurdo cosa accadde
quando ti vidi per la prima volta
portavo un cuore entrando nella stanza
ma uscendo non lo avevo più:
Amore, come vetro,
lo infranse al primo colpo

Quanto tempo è passato
da quel temporale
un rimedio ti avevo dato
per le corde vocali
e tu mi hai disegnato una libellula
che dice "vola da solo"
l'avrei dovuta prendere in parola
ma io non seguo mai la prima strada

Poi un numero di cellulare
sul quale ancora, sei anni dopo, ti fai chiamare
e da lì mille peripezie
traversate atlantiche, ultracontinentali

Case nelle valigie
e valigie nei corridoi
belle scatole
da conservare
stivare
per ricordare
accumulare
nastri
carte
fotografie
passamanerie

E adesso ho voglia di contatto
di scriverti e parlarti
volgermi a te
ritornar nella tua vita
restituirti quello che mi hai dato
e nonostante il cuore infranto
da lontano..
ho voglia d'esser grato

Ieri sono stato sotto
dove adesso c'è un enorme specchio
e finalmente ho ritrovato
il disco dei black sabbath
se lo guardi girare può ipnotizzare
etichetta a spirale diventa un cono che sale

tridimensionale

Era una notte golosa di musa
una candela devo avere accesa
nell'illusione di rimaterializzare
il nostro disordine speciale
di abbigliamenti
sbagliati,
casuali
odori
eterosessuali
e una vasca da bagno
e noi..immersi nel vino rosso...
brindare...

Assurdo cosa accadde
una volta uscito da quella stanza
trasformazione radicale
di tutto il mio universo
il cuore in pezzi separati
nel petto conservati
come i frammenti degli specchi
su cui rifletto mille volti
che posso scegliere
desiderare
idolatrare
venerare
provar piacere carnale

ma dopo un tale amore
non possono più amare 


mercoledì 27 marzo 2013



questo cielo, è un dalmata di nuvole.



 



Con questa
faccia da straniero 
sono soltanto un uomo vero

anche se a voi non sembrerà.

 gli occhi chiari come il mare capaci solo di
sognare

mentre ormai non sogno più.

Metà pirata 
metà artista 
un vagabondo 
un musicista

che ruba quasi quanto dà

con questa bocca 
che berrà a ogni fontana che
vedrà

e forse mai si fermerà.

Con questa faccia da straniero 
ho attraversato la
mia vita

senza sapere dove andare

e' stato il sole dell'estate 
e mille donne
innamorate

a maturare la mia età.

Ho fatto male a
 viso aperto 
e qualche volta ho
anche sofferto

senza però piangere mai

e la mia anima 
si sa in purgatorio finirà

salvo un miracolo oramai.

Con questa faccia da straniero 
sopra una nave abbandonata

sono arrivato fino a te

adesso tu sei prigioniera di questa splendida
chimera

di questo amore senza età.

Sarai regina 
e regnerai, 
 
le cose che tu sognerai
 
 
 

lunedì 25 marzo 2013



Limpido oggi
il cielo è così limpido 

come acqua chiara 
dentro gli occhi tuoi 

che bagna poi anche i miei

io raccoglierò tutti i petali caduti dalle tue orchidee 

tutti i giorni spesi 
dentro a quelle idee 

quei giorni che non torneranno mai

impedisci che il profumo 
che incurante lascerai

faccia parte ancora 
di quei giorni miei 

quei giorni che 
non torneranno mai



domenica 24 marzo 2013



Tavolo sorreggi la mia pena 

microbo cattivo 
vai un po' via 

vittime di noi cavie prima o poi 

porci pensieri in me riemergono

ora come allora 
non è ora
voce cara 
vita amara 

vedovi di noi 
muti inganni miei 

in una estate indiana 
vivo d'aria 


ferite enormi 
già guarite come se non ti avessi incontrata mai

ma d'altra parte 
tu sei più felice 
se mi confondi con qualcuno dentro a un tram 


la memoria viaggia in prima classe

l'unica fermata 
le tue labbra
complici di noi 
come tu mi vuoi 

potrei deluderti 
ma no lo sarò mai 


ferite già guarite 
come se non ti avessi incontrata mai 

ma d'altra parte tu sei più felice 
se mi confondi con qualcuno dentro a un bar
ma d'altra parte tu sei più felice 
se mi confondi con qualcuno dentro a un tram 

con qualcuno dentro a un bar

con qualcuno

sabato 23 marzo 2013



Angelo io, 
angelo tu 

prendine un pò del vuoto mio 

quello che fai 
non basta mai a me 

grandine sì, 
petrolio no 

ieri tu davi, 
oggi io dò 

quello che fai non basta mai a me

Demone tu, 
demone io 

quale virtù ci tocca 
grazia e lealta' marcite che produrrò 

continua scegliendoti un Dio 
nel danno che cancella il mio 

quello che fai non basta mai
a me 

Demone io, 
angelo tu 

oggi è così, 
ma resta qui 

che questa notte 
non voglio dormire


venerdì 22 marzo 2013



E' sceso il buio intorno
mi vedi
è ancora viva la fiamma
che trema
prendi ancora fiato
e andiamo
non ti spaventare noi possiamo
faremo fino in fondo
ogni strada chiusa
supereremo gole
fiumi di acqua velenosa
ogni giorno è un salto
e un posto caro da lasciare
dormi che tra poco è chiaro e ti dovrò svegliare
meno male che ci sei ancora
meno male che ci sei tu
dietro una porta sbarrata e tutti sei riuscito a trovarmi
meno male che ci sei ancora
meno male che ci sei tu
per una via sconosciuta agli altri sei riuscito a toccarmi
la notte è ferma adesso
ci aspetta
è profondissimo mare asciutto in cui perdersi e nuotare
guarda che sia leggero il peso
poco puoi portare
lascia ogni fatica lascia andare
meno male che ci sei ancora
meno male che ci sei tu
giravo a vuoto senza partire
sei riuscito a guidarmi
meno male che batte ancora
meno male che arrivi tu
cadendo indietro tra le tue dita
fino a dimenticarmi
passeremo freddo e vuoto
solo allora si vedrà
che brilliamo ancora nel profondo dove il cielo
menomale che ridi ancora
meno male che sei con me
ogni ora che va veloce
sei tu la cosa che resta
l'unica cosa che resta



giovedì 21 marzo 2013



Fuori l'alba, niente sembra possa farci
male
Fuori il cielo è appena nato, tutto
c'è da fare
C’è qualcuno in piedi presto, qualche
luce accesa
Primi passi sulle strade, sulla corda
tesa
Non alzarti, aspettami, restiamo, usciamo
ultimi
Restiamo qui
Goditi quel po' di buio che rimane
ancora
Scende dall'oscurità la giornata nuova
Manca poco alla realtà, al suono di
ogni cosa
Manca poco e si vedrà,
E’ l'ora misteriosa
Ora d'oro, d'abbandono,
senza nome, senza ruolo siamo qui
E non c'è fatica e non c'è distanza
Non ha senso né ragione questa vita
senza il tuo respiro
Prima arriva il tuo profilo, la tua
voce, il tuo nome
E la fortuna ignota che ci ha messo
qui
Poi lo sai sarà l’inverno, il ticchettìo
dei passi,
Tutti stretti, pugni chiusi duri come
sassi
Poi lo sai saranno voci, freddo sulle
scale
Desiderio di andar via, corsa sempre
uguale
Ora d'oro, d'abbandono
senza sforzo, fermi in volo siamo qui
E non c'è fatica e non c'è distanza
Non ha senso né ragione questa vita
senza il tuo respiro
Prima arriva il tuo profilo, la tua
voce, il tuo nome
E la fortuna ignota che ci ha portato
qui
Fuori l'alba, niente sembra possa farci
male
Tutto è pronto per andare, tutto può
arrivare
Bello che ci dividiamo l'aria silenziosa
Bello che tu sia con me
nell'ora misteriosa 



mercoledì 20 marzo 2013



Che parvenza di felicità
Sia la stella o la voce 
Lo sapremo dal vento che cosa sarà
E Lei nel bosco era stanca e perduta
Cercava l'incenso e la vita sognata
Ora viaggia da sola, la strada la sa
Fra le lucciole e l'oscurità
Fra gli esordi e la celebrità
c’è un disegno d'immenso che fine non
ha
E gli amanti hanno sete
E le bocche chissà
che biglietto faranno per l'eternità
Infinita è la notte sulle città, sul
mondo
Vicino il buio, profondo il cielo
Infinita è la notte sugli occhi chiusi,
stanchi
Sul mare aperto, sul tuo respiro
E fra il parto e la mortalità
Fra la colpa e la divinità
c'è quest'algebra folle che senso non
ha
Ma ci spinge a guardare, a guardare
aldilà
A comprendere l'uomo, ad averne pietà
Infinita è la notte sulle città, sul
mondo
Vicino il buio, profondo il cielo
Infinita è la notte sui portici e le
chiese
Sulle anime spezzate, piegate al gelo
Infinita è la notte su te che piangi
e ridi
E ridi e piangi e dici parole antiche
senza età
Infinita è la notte sulle città, sul
mondo...
Tra la vita e la morte ritornerà domani
a farci male, cristallizzato sale ...
A farci male
illimitato mare 



martedì 19 marzo 2013



Svegli prima della sveglia
Ragazzini finti addormentati
Rannicchiati a dar la caccia al fresco
sul cuscino
Fuori è già mattino, scoperchiato il
cielo
Noi aspettiamo fino all'ultimo secondo
prima di andare
Guardi nello specchio e non ti vedi
Dentifricio Spazzolino
Esco a prendere i giornali
Pochi suoni gutturali
Chiavi nella porta
Un bacio senza caldo dentro
cade dritto al centro del dolore
E allora accendo la radio per andare
altrove
con solamente gli spiccioli in tasca
e lucide scarpe nuove
E cambiare di rotta ogni momento
senza chiedersi perché
io accendo la radio per ricordarmi
di te
Capita ogni giorno, in ogni strada
di incontrarsi, innamorarsi
e poi guardarsi lentamente andare via..
Penso spesso di stupirti,
di tornare a casa carico di fiori
e senza alcun motivo festeggiare
Cade ogni amore, cada rovinosamente
arriva in terra e perde mille pezzi
eppure non si sente niente
Ora il tuo silenzio è un'area grigia,
una distanza fitta e scura
che non riesco a attraversare
E allora accendo la radio
per sentire un profumo
Una radio in cucina,
le piastrelle sul muro
E i rumori attutiti dalla pioggia
e una tazza di caffè
E davanti alla radio
a scherzare io e te
Capita ancora di sognarsi,
di vedersi camminare in una piazza
vuota
di una vecchia capitale
coi capelli tinti e corti
ed il futuro mai pensato
Uno spazio aperto e nuovo
tutto da inventare
E allora parlami radio,
e parlami stasera,
dell'arrivo del caldo,
di un’altra primavera
E degli amori infelici,
del futuro,
del lavoro che non c'è
E mentre parla la radio
a scherzare io e te
Una strada, una radio
a cantare io e te
Una stanza, una radio,
a ballare io e te 




lunedì 18 marzo 2013



Cara estate porta via l'inverno
Quello chiuso dentro, impolverato e
fermo
Rendi più leggero a tutti il cielo
E vestici di chiaro, scolorisci ovunque
il nero
Dici che si può dimenticare
col portone chiuso dietro solo andare
Dici che cadremo sempre in piedi
Ma l'estate arriva solo se ci credi
Calda estate chiamami al balcone
o tra i ragazzi in strada a fare fuoco
e fiamme
Cambia tutto e porta via Milano
Le strade di ogni giorno, il nodo che
si stringe piano
Dici che si può sempre cambiare
Trovare forza e ancora fiato per provare
Dici che son vivo e che mi vedi
Ma l'estate arriva solo se ci credi
Sali con me su quel treno,
entra dal finestrino,
nell'aria scaldata dal mare
Poi finisci e sempre mi commuovo
perché vedo quel che ho perso e quel
che arriva nuovo
Cadi in terra perdi luci e cedi
Ma l’estate torna solo se ci credi
Sali con me su quel treno,
entra dal finestrino,
nell'aria scaldata dal mare


domenica 17 marzo 2013



Pioggia sei del profondo
Quando cadi, in vita fa irruzione il
sogno
Pioggia che mi balli intorno
Pioggia dalle dita sottili
tra i palazzi e il cielo
cali morbidi lunghi fili
Pioggia che tra poco arrivi
Pioggia cadi su di me
Sui posti che ho vissuto che ho visitato
copri le mie tracce il mio passato
Il tempo scritto dietro
il mio alfabeto
Pioggia dritta sulla mie scarpe
che hanno visto conchiglie, terra nera
e asfalto caldo
Pioggia che mi cadi accanto
Pioggia trova un cane per strada,
punteggiato di zecche che dorme raggomitolato
E il suo nome è un fischio
Il suo nome è un calcio
Pioggia cadi su di me
Sui posti che ho vissuto che ho visitato
copri le mie tracce il mio passato
Il tempo scritto dietro
il mio alfabeto
Pioggia sei del profondo
Quando cadi, in vita fa irruzione il
sogno
Pioggia che mi balli intorno
Pioggia cadi su di me
Sui posti che ho vissuto che ho visitato
copri le mie tracce il mio passato
Il tempo scritto dietro
il mio alfabeto



sabato 16 marzo 2013



Ti cerco nelle zone imprecise
dove si vede appena
Dove la voce è debole e si sfila
Ritornano improvvisi gli occhi
Il suono del tuo nome
Qualcosa che fa male
Sono strade che attraverso fino a te
Chissà se mi vedrai
E chiudo gli occhi per avvicinarti
Strano che non ci sei
Strano che non ci sei
E spengo tutto per aspettarti
Strano che non ci sei
Strano che non ci sei
Ti cerco nelle zone imprecise
Nei calcoli sbagliati
Nei giorni sparsi in terra spezzettati
Mi sembra di vederti adesso
con passo nuovo e leggero
e brilli dove tutto è spento
Come un sogno ritornato controvento
mi ritroverai
E scrivo ancora solo per parlarti
E’ strano che non ci sei,
Strano che non ci sei
E chiudo gli occhi e puoi toccarmi
E’ strano che non ci sei,
Strano che non ci sei
Sai, a parlarsi davvero non si riesce
quasi mai,
chissà come si fa
Di quante cose eri parte e centro
e penso che non ci sei,
Se penso che non ci sei…
E’ bello il tempo che è rimasto dentro,
ecco perché ci sei, ecco perchè 



venerdì 15 marzo 2013



Siedi
Erba fresca in terra
Cielo nero e millenario
Ci ha zittiti, ci ha rimpiccioliti
l’universo
e tutto sembra finalmente per com’è…
Semplice e inspiegabile
Vedi
La città lontana trema e brilla appena
A ogni luce intermittente conta una
persona
Ma nessuno sa di noi qui
Nessuno pensa a noi qui
Nessuno sa...
Ti guardo e non mi vedi
Cadi indietro dietro gli occhi chiusi
Vorresti dire ma non chiedi
perché adesso tutto è facile per noi
Semplice e inspiegabile
Sai..
forse è vero, quella strada non ha
fine
Quel sentiero arrampicato non conosce
arrivo
Tutto adesso sembra fermo e invece
nasce,
e invece cambia,
invece è vivo
Stanotte stelle e desideri a sciami
Parole incerte di preghiera e di paura
Vorresti dire ma non chiami
Perché adesso è tutto facile per noi
Semplice e inspiegabile



giovedì 14 marzo 2013




Quando il cuore 
è convinto non sbagli mai

Prova a chiedere al vento quello che vuoi

C’è chi ha detto che hai fatto dei bei casini

E distratta 
distruggi ogni cosa sai

E io vorrei, 
vorrei ancora più bellezza.

E io sarei, 
con te sarei pronto a fare tutto un’altra volta

E tuffarmi nella tua purezza
Perché ormai non posso più, 
più stare senza

Quando tornerà, 
quando tornerà l’assenza

La raccoglierai tu

Chiedo perdono ai punti cardinali 
dello stare al mondo per non averli riconosciuti

Chiedo perdono a ognuna delle lacrime 
che non ho bevuto

E io vorrei, 
e io vorrei

Vorrei prenderti le mani e berci dentro

E tuffarmi nella tua purezza
Solo se lo vuoi tu

Chiedo perdono alla pastorizia 
perché con la mia condotta 
ho umiliato la reputazione
Della pecora nera

Chiedo perdono alle stalle 
che meritano sempre di ospitarmi 
ma che evito diFrequentare troppo spesso

Dormi qui, 
com’è facile restare sveglio

Dormi qui, 
ho perduto troppo tempo 

ma ora
Dormi qui,

 sono piccolo per abbracciare il cielo

Dormi qui,
 troppo grande per volarci dentro

E io vorrei, 
vorrei prenderti le mani e berci dentro

E tuffarmi nella tua purezza

Perché ormai 
non posso più, 
più stare senza

Solo se lo vuoi tu



mercoledì 13 marzo 2013



Giù
dove comincia tutto
tra vecchie scatole e bicchieri rotti
Nei sottoscala, nelle condutture
tra macchie d'umido e screpolature

In fondo agli occhi, dietro la vetrata
lungo una strada ormai dimenticata
Per un passaggio, un vicolo segreto
fino all'inizio,
un po' più indietro

Giù
dove si trova tutto
I tuoi singhiozzi, le sbucciature
I guanti fradici a scavar la neve
Un solo soffio per le candele

E mi han trovato i tuoi capelli neri
seduto in cima a quella scalinata
in quell'istante in cui si cambia forma,
in quell'istante in cui ti sei voltata

E andare a fondo prima di capire
abbandonarsi e non risalire
le braccia aperte senza un movimento
guardando in alto senza un lamento
E andare a fuoco prima di capire
e soffocare senza tossire
in una notte in cui non tira vento

Giù
dove comincia tutto
scantinati e cantieri aperti
lungo una scala arrampicata al buio
In fondo a un cesto di panni sporchi

Nell'incoscienza dei miei giorni felici
Nel tuo sorriso sparso in mille pezzi
Nelle parole che non vanno a dormire

E andare a fondo prima di capire
abbandonarsi e non risalire
senza uno sforzo ne un movimento
guardando in alto senza un lamento
E andare a fuoco prima di capire
e soffocare senza tossire
in questa notte che non gira il vento

Giù
dove sei sempre stato
prima di alzare intorno una montagna 



 

martedì 12 marzo 2013



Sola ,
ti protegge una coperta,
e niente sembra farti bene
Guardi le mani
le vedi ingrassate
le unghie di smalto sporcate
Quadri
pareti gialline
tendine
ditate sui vetri
Tu guardi dovunque
chissà cosa vedi
Basta,
non vuoi più sapere
non vuoi più rialzarti così non potrai più cadere
Vene, qualcosa ti scorre lì dentro, lo sento
Sembri una foglia, una vela leggera
la barca più piccola in questa bufera
E sembri una foglia una vela leggera,
una barca minuscola in questa bufera

Sola ,
ti scalda una coperta
Ti stringi, ti metti sul fianco
ogni oggetto è fuori fuoco, è opaco
ogni cosa si copre di bianco
Tutto scorreva, tu andavi,
non c'era motivo
eppure sbandavi tremavi
perché lo sentivi che non c'era più spiegazione
E sei caduta in ginocchio
sotto una doccia bollente,
hai sentito lo strappo
e infine più niente,
non sentivi più niente
E ora sembri una foglia, una vela leggera
la barca più piccola in questa bufera
E sembri di sfoglia , di tela leggera
Una barca minuscola in questa bufera

Fuori
c'è una sigaretta
una maglietta indossata storta
una lunga coda alla frontiera
una spiaggia nera
Fuori
Vento, temporale
fogli di giornale a volare agitati
sui viali dei parchi spogliati
Fuori
buche da saltare
strade in salita
biglietti da fare
qualcuno che invita , che viene a chiamare
Fuori
è arrivata l'estate
E' una notte di frasi avverate, di carte girate

E sembri una foglia, una vela leggera
la barca più piccola in questa bufera
Sembri di sfoglia , di tela leggera
barca minuscola in questa bufera
E sembri di carta di paglia di cera
la fiamma più debole che resisteva


lunedì 11 marzo 2013



Sulla testa stanno i sogni
appesi come ragni,
un po' di luce e non si fanno più prendere
Perso il sonno e la ragione
mi resta un'illusione,
un soffio sulla cenere...

Un attimo improvviso,
un lampo del tuo viso:
è tutto quello che mi resta di di te
Poche gocce di benzina
Scampoli in vetrina
e niente più da scegliere

Se il mio destino è guardarti negli occhi
Avvicinarti e lasciarmi cadere
laggiù
dove c'è il fiato e le vene,
nel fuoco acceso del cuore.
Strappiamo il cielo a comignoli e stelle
e in fondo al buio voltarsi a guardare
laggiù
dormono viali e fontane
e il vento fa respirare...

Sul soffitto stanno i sogni,
addormentati e spogli
Scritte sui muri che non vanno più via
Tasche piene da svuotare
Monete in fondo al mare
Vecchie frasi magiche

Se il mio destino è guardarti negli occhi
Abbandonarmi e lasciarmi cadere
laggiù
dove è più limpido il fiume
nel fuoco acceso del cuore
Pensami adesso che sono un bambino
mi stringo al muro e non so dove andare
E tu,
tu che non sai di restare
nel fuoco acceso del cuore

......Ma tu
tu che non sai di restare
nel fuoco acceso del cuore 



domenica 10 marzo 2013



Le tue braccia lunghe
spalancate all'aria
Solo nel vento sei sempre felice
E butta via i ricordi,
getta ogni cornice,
lascia spazio alle cose a venire
Fuori... c'è una notte intera
Puoi perderti!...

Tu che sei parte di me
e lasci fuochi, piccole tracce
per riportarmi a casa
Tu che sei parte di me
Ultima luce, ultima insegna accesa...

E ogni nuova paura
alza il fumo negli occhi
e le parole cominciano male
E ti riuscissi a dire,
riuscissi a spiegare
È solo pelle che inizia a cambiare
Fuori... c'è una vita intera,
vuoi perderti?...

Tu che sei parte di me
e sciogli i nodi, le resistenze,
le mie mani chiuse
Tu che sei parte di me
e porti sogni e mi fai sorprese
Tu che sei parte di me...

Soli per la notte intera,
soli una vita intera

[Tu che sei parte di me
e lasci fuochi... piccole tracce
per riportarmi a casa
Tu che sei parte di me
Ultima luce,
ultima insegna accesa...]

{Tu che sei parte di me
e sciogli i fili, le resistenze,
le mie mani chiuse
Tu che sei parte di me}
stai nei sogni,
e mi fai sorridere [mi fai sorridere]

Fuori una notte intera
[Fuori una vita intera]...

 

sabato 9 marzo 2013



Valvole
Lucciole
Correnti elettriche

Simili
Scheletri
Tracciati e svincoli

Dormi
Siedo
Scompari
Vedo
Rimani,
non chiedo di più

Fradici
Ultimi.....

Sogni
Prego
Disperi
Credo
Rimani,
non chiedo di più

Piccoli.......Spiccioli

Cerchi buchi spigoli
Bagnate fughe e angoli


Rossa la tua gola grida
e neanche una parola vola


Denti costole ossatura
Staccionate palizzate


Tiranti stesi muscoli
sospesi sugli ostacoli

scardinate porte e grate 


 

venerdì 8 marzo 2013



Verrà l'estate
sarà nel vento
nel fiato caldo dietro le persiane
nelle campagne gialle consumate
nelle strade vuote

Verrà l'estate
senza avvisare
Un treno lento che costeggia il mare
Sul marciapiede vuoto alla stazione
ti farai trovare

Sempre ti aspetto
Apro per te ogni finestra
respiro e l'aria e' fresca

Salterà i muri,
le cancellate
Starà nei pozzi, in fondo ai corridoi
E verrà a prenderti, a portarti fuori

Sempre ti aspetto
salvami stanco e infelice
Nell'aria la tua luce 



giovedì 7 marzo 2013



Batte e scende
Mezzanotte fuori
Di ombre
Di onde
Di luci a mezzaria
Di ricordi
E di nostalgia
Malattia che si attende
Che riaccende
Che si prende e che non va piu' via

Com'e' nera
La strada che porta al mattino
Miniera
Bufera
Di fanali
Tangenziali
Stringo le mani
Sul mio fiato
Un colpo di tosse spezzato,
Un ringhio nel petto

Nei cortili
Maglioni capovolti in fila
Le braccia lunghe a gocciolare
Dentro ogni casa passare

Quante piccole cose
Quanti oggetto dimentico
Quante scarpe spaiate
Le matite spuntate,
Il bottone di un abito
..cose mai ritrovate

Sopra i tetti
Milioni di pensieri in volo
Colombe lasciate andare

Dentro ogni casa passare 





mercoledì 6 marzo 2013



Apro gli occhi nel buio
S'imbevono
Crepacci s'invischiano
Sopra di me qualcosa è passato
Senza peso
Gelato
Lento mi svuota il respiro
Pioviggina
il vetro che sgocciola
Dentro, lo sai, c'è un vento perenne
perso in gole profonde
Un fischio, uno schiocco di dita
L'impronta lasciata al bicchiere
Il fumo si avvita per non rimanere
...la pelle che smaglia e assottiglia
Le tue mani sottili
consumano
Pian piano mi sfogliano
Pensa all'inverno, a come è passato
Copro il segno scavato
Un fischio, uno schiocco di dita
Il fondo rimasto da bere
La data sbiadisce per non rimanere
Rintocchi dei giorni lontani
Ricordi. Possibilità
La foto è sfuocata ma riesco a vedere
La pelle che smaglia e assottiglia
Finché lascia sale e fanghiglia… 



martedì 5 marzo 2013



Sai com'è l'amore...
Spietato inseguitore
Mi abbevero alle pozze,
nascondo le mie tracce
ma sento già ansimare,
non posso riposare
Recapita l'invito
Sparge profumo
Mette mano e scompiglia i capelli
Saltan cardini a cancelli vecchi chiusi e arrugginiti
Toglie la polvere agli specchi
Dipinge gli occhi
Mette pendagli d'argento agli orecchi
E fa tremare,
che è troppo tempo che aspetti
Toglie la polvere agli specchi
Lucida gli occhi
Mette sonagli d'argento agli orecchi
E non tremare
Perché addolcisce i difetti
Dondolarti ubriaco
Vino Sciroppo
Salta il tappo e il liquore è versato
e l'intrigo di muscoli e nervi è allagato
INNAMORATO?!
Toglie la polvere agli specchi
Dipinge gli occhi
Mette pendagli d'argento agli orecchi
E fa tremare, che è troppo tempo che aspetti
Toglie la polvere agli specchi
Lucida gli occhi
Scuote dal sonno e bisbiglia agli orecchi
E non tremare
Perché addolcisce i difetti
Peso che segna la schiena
t'incurvi e ti stanchi
ma è senza quel peso che arranchi
Nave alla fonda si arena sul fianco
Persa cosciente balena morente
Toglie la polvere agli specchi
Stropiccia gli occhi
Scuote dal sonno e strilla agli orecchi
E non tremare
Perchè addolcisce i difetti
E non tremare
anche se è molto che aspetti
Sai com'è l'amore...
Si tuffa il cuore
Lo credevi distante
ma è a poche ore 


lunedì 4 marzo 2013




Lume fioco, tremolante,
balenato distante
Ti vedo, mi siedo e aspetto
Lume fioco, nuova meta
Lucidata moneta
Due facce di luna:
rovina o fortuna
Luce forte che arroventa
Strappo al cielo spaventa:
prezioso e accecante ricamo
Lascerò una luce ad attenderti
Sopra cenere e braci
per te soffierò
Lascerò una luce ad attenderti
Sempre qui,
qui con me brillerà
Lume fioco senza tregua
Fuoco fatuo perpetua
la tenue speranza
di avere sofferto abbastanza
Forse ti spegnerai
Forse risplenderai
Cometa o tiepido sole
Lascerò una luce ad attenderti,
sopra cenere e braci
per te soffierò
Lascerò una luce ad attenderti,
sempre qui,
qui con me brillerà
Lascerò una luce ad attenderti
fino a quando il mattino verrà...
Lume fioco, tremolante,
ritrovato diamante
Ti vedo, mi siedo e aspetto... 



domenica 3 marzo 2013



Come Segno inesorabile del tempo
la Misura restrittiva e il malcontento
l'Ordinanza non si può più rimandare
Goccia persa in alto mare
come Specie in estinzione
Meteorite. Mutazione
pesa l'Ombra della nuvola più scura
Groppo in gola. paura
Guardo nel futuro che mi sfila tra le dita
Guardo nel futuro ma l'immagine è sbiadita
e non so dove conduce questa strada che ho imboccato
Quando è stato, quando ho sbagliato
Guardo nel futuro, mela rossa e profumata
Guardo nel futuro ed è una mela avvelenata
e non so perché il mio passo si fa sempre più veloce
È come un fuoco lento che si smorza e tace
Sette giorni per creare il mondo
Mezzanotte. buio fondo
come corre l'Orologio che non sa aspettare
sembra un Gioco ma non so giocarebrucia Seta ricamata
Maremoto. Mareggiata
L'Ostinato e fermo incedere degli anni
Generare, generare affanni
Guardo nel futuro che mi squilla tra le dita
Guardo nel futuro ma la nebbia si è infittita
e non so dove conduce questa strada che ho imboccato
A quale fine sono destinato
Guardo nel futuro, mela dolce e zuccherata
Guardo nel futuro ed è una mela avvelenata
e non so perché il mio passo si fa sempre più veloce
È come un fuoco lento che è conforto e croce
È come un fuoco lento che da forza e luce
È come un fuoco lento che si smorza e tace
Sale in bocca, non respiro
Malinconico sospiro
L'Ora d'aria lungamente attesa
in Ginocchio. resa
Sette vite e troppi sogni in un cassetto
Maledetto. Imperfetto
L'Ordinanza per il blocco generale
Goccia persa dentro a un temporale
Guardo nel futuro ripiegato tra le dita
Guardo nel futuro ma l'immagine è annerita
e non so dove conduce questa strada che ho imboccato
quando è stato, quando ho sbagliato
Guardo nel futuro mela rossa e profumata
Guardo nel futuro ed è una mela avvelenata
e non so perchè il mio passo si fa sempre più veloce
è come un fuoco lento che conforta e cuoce
Guardo nel futuro che mi sfila tra le dita
Guardo nel futuro ma l'immagine è sbiadita
E non so perché il mio passo si fa sempre più veloce
È come un fuoco lento che è conforto e croce
È come un fuoco lento che si smorza e tace
È come un fuoco lento, lascia solo brace 


 

sabato 2 marzo 2013



Acqua che liberi gli occ
hi
Stai nascosta per giorni
e d'incanto trabocch
i
Poveri sciocchi 
quei pochi,
credevano in me…

Acqua fai liquidi gli occhi
e il mio calco di pietra 

va in briciole e tocchi 

Nera e assopita in un porto
ti ricorderò 

Acqua che brucerai gli occhi
affannata a scavare 

cunicoli e sbocchi 

e fontane a spiegarsi d'estate
per ogni città 

Acqua che liberi gli occhi
Riconosci la strada 

e nel petto mi scoppi

In un palmo di spuma e catrame
ti ritroverò 

Prendimi in giro e cerca una via 

Secco indurisco
Inaridisco 

E mi impegno a salvare quello che c'è
senza di te 

Gonfiati in piena e trascinami via 

Vecchio ingiallisco
Impallidisco 


E mi faccio bastare quel poco che c'è
senza di te 



venerdì 1 marzo 2013



Eccomi qui

grumo di mastice 
e sangue topazio 

Grida di gioia 
e indicibile strazio 

Abbracci 
e baci d'intorno 

Ricomincia ogni giorno
nuova vita 
o ritorno? 

E ogni volta è così 

strappo violento 
e spavento inaudito 

fronte bagnata 
segnata col dito 

e poco c'è da sapere: 

con passo incerto c
adere,
senza mai darlo a vedere 

Riconoscersi
in questo sonno 
confuso e agitato 

In questo abbaglio 
che non c'è mai stato

E i passi portano via 

Eccomi qui, 

soldato semplice 
e sangue corallo 

Pelle ferita 
sottile cristallo 

e poco c'è da sapere:
curarti 
e darti da bere 

senza mai darlo a vedere 

Riconoscersi 

Soffio

Fuliggine 

Pugno di mosche 

Giornate limpide 
e immagini fosche 

e i passi portano via