lunedì 24 giugno 2013



poi c’è una cosa di cui io ho proprio paura, 
e quella cosa sono gli stadi intermedi. 

nè dentro, nè fuori. 
nè tutto, nè niente. 
nè bianco, nè nero. 

il grigiore dell’indeterminatezza. 
l’indeterminatezza del grigiore.

non è questione di non sapere come va a finire. 
è questione di non sapere come fare a farla finire. 

in che direzione spostarsi, 
e con che forza, 
con quale coraggio, 
con quale presunzione di sapere che ci si sta muovendo nel verso giusto. 


eppure si deve. 
prima o poi,
 ci si deve spostare.

 perchè prima o poi, 
prima o poi, 
dovrà pur esserci un dentro o un fuori, 
un tutto o un niente, 
un bianco o un nero. 
una stabilità provvisoria. 

qualcosa che resti.
resti?

chiudi bene la porta.
l’amore è meschino, 
e ti coglie alle spalle




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