è per te, questo pensiero nel buio. candido.
mi piace starmene in strada quando piove.
trovare una scusa per
uscire,
e vagabondare fino alla meta,
prendendo a bella posta la strada
più lunga.
guardando dentro i bar,
studiando i volti mobili
degli estranei,
immaginando le storie della gente che si ripara sotto i
tendoni e le pensiline dei trasporti e si scalda le mani col fiato.
è densa,
l’aria di questa città.
e quanta gente la respira.
quest’aria è densa di tutto quello che si porta con sè quando le
persone la soffiano via.
è inspessita dai malumori,
dalle ansie,
dai
timori,
dai sentimenti,
dalle gioie,
dai dolori,
dagli amori nomadi
delle persone che brulicano nelle vie del centro, e involontariamente
condividono talmente tanto che finiscono per apprezzare la solitudine.
come fosse un dono.
gli sguardi non passano mai il testimone ai discorsi.
ma il
silenzio è un inganno.
le parole s’aggrappano a solide sbarre di denti
serrati in un sorriso.
ma non evadono.
e le stelle si nascondono.
e si fanno vedere a stento.
e non sono
mai abbastanza vicine da poter rispondere alle nostre domande.
e sarebbe bello immaginarti qui.
sarebbe bello immaginare noi.
ma il buio mi assorbe i pensieri.
l’asfalto li sfregia.
le punte del duomo graffiano il cielo.
e la pioggia si schianta contro l’aria.
e viene giù leggera.
piccolissima.
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