venerdì 15 novembre 2013



è per te, questo pensiero nel buio. candido.
mi piace starmene in strada quando piove. 
trovare una scusa per uscire, 
e vagabondare fino alla meta, 
prendendo a bella posta la strada più lunga. 
guardando dentro i bar, 
studiando i volti mobili degli estranei, 
immaginando le storie della gente che si ripara sotto i tendoni e le pensiline dei trasporti e si scalda le mani col fiato.
è densa, 
l’aria di questa città. 
e quanta gente la respira. 
 quest’aria è densa di tutto quello che si porta con sè quando le persone la soffiano via. 
è inspessita dai malumori, 
dalle ansie, 
dai timori, 
dai sentimenti, 
dalle gioie, 
dai dolori, 
dagli amori nomadi delle persone che brulicano nelle vie del centro, e involontariamente condividono talmente tanto che finiscono per apprezzare la solitudine. 
come fosse un dono. 
gli sguardi non passano mai il testimone ai discorsi. 
ma il silenzio è un inganno. 
le parole s’aggrappano a solide sbarre di denti serrati in un sorriso. 
ma non evadono. 
e le stelle si nascondono. 
e si fanno vedere a stento. 
e non sono mai abbastanza vicine da poter rispondere alle nostre domande. 
e sarebbe bello immaginarti qui. 
sarebbe bello immaginare noi. 
ma il buio mi assorbe i pensieri. 
l’asfalto li sfregia. 
le punte del duomo graffiano il cielo.
e la pioggia si schianta contro l’aria. 
e viene giù leggera. 
piccolissima.

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