domenica 22 dicembre 2013



voglio una stanza anonima in cui potermi addormentare. 
senza quadri alle pareti. 
senza foto nè cartelloni. 
senza locandine nè frasi di canzoni. 
senza lenzuola di seta. 
 
senza me. 
 
 
voglio una stanza anonima per reinventarmi.
per dimenticare quello che sono 
e costruirmi daccapo. 
 
come mi vorrei. 
voglio una stanza anonima per poterla riempire daccapo. 
di cose persone posti momenti diversi. 
perchè sarebbe troppo difficile svuotare quella che già ho 
e poi riempirla di nuovo. 
 
sarebbe molto più semplice azzerare il tutto. 
fare tabula rasa. 
poi impugnare un legnetto e segnare l’argilla.
 
quanta inutilità nella vita finora. 
quanta sterilità nella vita finora. 
mi rimprovero poco. 
mi rimprovero molto. 
a dire il vero non importa quanto mi rimprovero. 
importa piuttosto che cosa mi rimprovero. 
ma soprattutto, importa perchè mi rimprovero. 
evidentemente emerge e affiora piano in superficie la consapevolezza dolorosa ed abbagliante che se avessi sempre avuto un cervello gentile se avessi sempre avuto un cuore intelligente se avessi sempre osato dire cosa passa per quel cervello e per quel cuore a quest’ora mi sarei divertito a guardare le cose da un altro punto di vista. 

voglio poter tornare a dublino 
o a londra. 
immerso nell’allegria e la noia delle loro strade. nel patetico grigiore della mensa. divertito contehospesotuttalamiaetàcosanesaràdiquellefrasiscrittesultelefono. 
 
seduto su quel davanzale grande ed invitante a guardare le foglie verdeggiare tra le foglie. 
rannicchiato su quel divano fluttuante pochi metri sulla città. 
annichilitaoda quell’alba ipnotica e infinita. 
emozionato da dammisolounminutounsoffiodifiatounattimoancora anche se non c’entrava niente nè con me nè con te nè con noi. 
 
sadico nel pensarti e nello scrivere di te su un legno anonimo. 
perso nel blu tranquillissimo e plastico delle lenzuola di quel letto anonimo. 
 
contemplando la mia identità in quella stanza anonima. 
nella stanza anonima. 
 
voglio una nuova identità. 
 
 
voglio una stanza anonima. 
 
 
 

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