mercoledì 14 maggio 2014



ci sono dei fogli sparsi e il pensiero di quella strada buia con gli alberi neri sul tramonto violaceo... 


poi il silenzio 

e i miei occhi riflessi nello specchio... 
e i miei occhi davanti allo specchio... 

c'e' una cesta intera di panni sporchi 
delle magliette nell'armadio... 
e il divano del mio studio e' sempre coperto di oggetti, indumenti, giocattoli .. a volte ci dormo ranicchiato.. altre vestito... ci sono dei punti pieni di polvere... 

quelli sono i punti fermi, 
in quelli mi riconosco, 

l'asciugamano sul termosifone... 

la foto di me piccolino in una cornice d’argento... 

la lampada a uovo anni settanta... 

sono le cose che non si muovono che mi ricordano dove mettere i piedi... 

e se mi ricordo li metto a terra... mentre qualcosa mi chiama ancora allo specchio, 

agli zigomi a cui appartengo, 
alle labbra spesso incurvate verso il basso 

e ai colori scuri che mi sbiadiscono i contorni... 

con i piedi a terra cammino fino al punto in cui mi vedo... 

sorrido, 
ho dimenticato gli occhi nella strada buia, nel tramonto delle 5 e 30... 




certe volte vorrei poter non appartenere a niente... 


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