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ci sono dei fogli sparsi e il pensiero di quella strada buia con gli
alberi neri sul tramonto violaceo...
poi il silenzio
e i miei occhi riflessi nello specchio...
e i miei occhi davanti allo
specchio...
c'e' una cesta intera di panni sporchi
delle magliette nell'armadio...
e il divano del mio studio e' sempre coperto di oggetti, indumenti, giocattoli .. a volte ci dormo ranicchiato.. altre vestito... ci
sono dei punti pieni di polvere...
quelli sono i punti fermi,
in quelli
mi riconosco,
l'asciugamano sul termosifone...
la foto di me piccolino
in una cornice d’argento...
la lampada a uovo anni settanta...
sono le
cose che non si muovono che mi ricordano dove mettere i piedi...
e se mi
ricordo li metto a terra... mentre qualcosa mi chiama ancora allo
specchio,
agli zigomi a cui appartengo,
alle labbra spesso incurvate
verso il basso
e ai colori scuri che mi sbiadiscono i contorni...
con i
piedi a terra cammino fino al punto in cui mi vedo...
sorrido,
ho
dimenticato gli occhi nella strada buia, nel tramonto delle 5 e 30...
certe volte vorrei poter non appartenere a niente...
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