martedì 13 dicembre 2011









#32


ore: 3:45






"Le quattro meno un quarto della notte, 
il sonno se n'è andato all'improvviso, 


si ferma il borbottio delle anime

 
quest' ombra severa mi addolcisce il viso.

 
Cosa non farò più, 

cosa farò di nuovo, 
cosa farò di meno, 

seduto in mezzo al niente 

prometto a me stesso.
 
cosa non farò più. 
cosa farò di nuovo, 

cosa farò di meno. 

con un leggero margine d'incerto, 
con la sincerità di tutto il cuore 
leggero, 

pesante, 
volubile. 


Credo che le dolcezze 
sono come 
le amarezze: 


pesi falsi 

senza pietà. 



È una misericordia, 

un'azione disperata e persa 

considerare adesso con che garbo 
devo ripiegare e mettere via il pensiero di te.


come una felpa in un cassetto.



 
Cosa rifarò, 

cosa rifarò di nuovo,
 
non so se più, 

se meno, 
seduto in mezzo al niente 

nel rispetto timido che ho di Te. 

E le dolcezze sono, 
come le amarezze 


con un cordiale ed umile sospiro 


mi sento il sangue uguale al tuo stesso sangue 
adesso che non ti potrò più toccare,



respirare.


ma sentire...
sparsa ovunque.... 

Seduto in mezzo al niente io prometto...

 
cosa non farò più, 
cosa farò di nuovo, 

cosa farò di meno,



con un prudente margine d'incerto. 





Le tre e quarantacinque della notte, 
il sonno se n'è andato all'improvviso,

 
le dolcezze sono come le amarezze: 
strette blande senza pietà.



 
Nella notte, 

il sonno è sperso, 
l'ombra è austera, 





il Tuo viso, 
con che garbo, 
con che umile sospiro........




cosa non farò più, 
cosa farò di nuovo, 
cosa farò di meno...





dovrei iniziare a scrivere più per me...
e domani......


....domani sarà l'ultima volta che scriverò, rivolgendomi a te....."




.









(sto ascoltando: Morgan "Altrove") 

1 commento:

...qualsiasi parola ha sempre un valore...