immaginare
la Pioggia.
Questa
mattina immaginavo dei tuoni accompagnare l'arrivo dell'alba.
Rumori
in lontananza muovevano la terra.
La
pioggia come epilogo.
Il
mio sguardo rivolto verso la finestra, ad osservare lacrime di cielo
scivolare lentamente.
La
pioggia,
un
piccolo sorriso sulle mie labbra, quasi a dimostrare lentamente un
saluto…, l’ultima rappresaglia di un inverno ormai lontano da
me.
Se
ogni goccia si associasse ad un mio pensiero…. Inonderei questa
realtà apparente, fatta di tante domande, tanti perché…. e alcune
risposte.
Ho
pensato a me,
alla
mai banalità delle mie azioni,
all’incoscienza
che mi porto dentro,
a
quello che sono! Una confusa coerenza con la mia anima.
pensavo
all’insostenibile pesantezza delle parole, legate a gesti, legate
ad azioni precise; Pensare ha fatto sempre parte di me, non potrei
permettermi di non farlo, costruire strade di pensieri e percorrerli
con la velocità di chi sa vivere emozionandosi continuamente…
Sarò
magari confuso, sarò anche disorientato e sbilanciando dai sensi,
avrò anche la vista annebbiata, come qualcuno mi ha scritto ieri in
un messaggio, ma la pura certezza e che rimango costantemente me
stesso…. E questo mi basta.
Quando
i mondi si incontrano,
si
guardano e si avvicinano,
poi
si studiano e si annusano,
per
infine toccarsi e poi unirsi…
si
dilatano….. si confondono….e poi è guerra.
Cercano
di allontanarsi,
ma
chi ha già combattuto in amore sa bene che è impossibile farlo….
Per
il dispendio di sentimenti,
per
le ragioni del cuore,
del
corpo stesso…
si
può anche immaginare una pace,
un
respiro profondo,
uno
sguardo verso una nuova vita…
ma
le premeditazioni qui contano ben poco.
La
realtà può assumere volti nuovi e diversi,
e
gli occhi poi non mentono mai.
E
le parole assumo sempre un determinato peso.
Quel
peso dettato dal proprio vissuto,
da
quella differenza generazionale che potrebbe sfocarne il significato.
Il
peso dentro di me, potrebbe essere ben diverso dal peso che avverti
dentro di te…., per il significato che ho dato alla mia vita, per
come ho deciso di viverla, e per la volontà di dare importanza ad
ogni singolo gesto e pensiero.
So
bene chi sono.
Anche
questi tuoni lo sanno,
la
pioggia mi conosce bene, acqua che scivola e si adatta, ovunque.
Dovrei
scivolare e adattarmi, anche se non mi appartiene.
Mi
riesce talmente difficile, immaginare di aver abitato un corpo,
registrando in me, i respiri della passione, della sregolatezza, del
contatto delle mani, dalla fusione degli occhi….
E
poi aver detto…. Quello che si è detto.
E
l’età qui conta ben poco….. emozionato come un ragazzino che
nasconde il suo diario sotto il banco di scuola, ma adulto quanto
basta per non sentire nemmeno un briciolo di vergogna…..
La
differenza sta nel assumersi il senso delle parole…..
Potrei
aprire una finestra o un portone, ed affacciarmi nell’ignoto che
appartiene soltanto alla semplice volontà di cambiare rotta e
direzione….
Potrebbe
avere un senso,
e
probabile che: darò un senso alla mia vita.
Ma
mentire o tentare di far finta di nulla, ora, non servirebbe a
niente….
Ho
detto che non finirò mai di capire l’amore, è vero.
Perché
l’amore non si limita al senso della parola stessa…. E questa
pioggia che immagino battere forte contro le cose e contro le case….
mi ricorda semplicemente che l’amore è un viaggio senza
destinazione senza nessuna meta precisa, è un colpo di vento
all’improvviso, e il mutare indistinto del corpo e della mente…..
un tunnel infinito, un labirinto incantato,
nessuna
uscita di sicurezza,,,,,
nessun
modo per scappare a questa pioggia che adesso inonda anche i miei
pensieri.
Leggo
queste frasi e riconosco il mio volto,
lo
stesso riflesso nello specchio del bagno questa mattina, con addosso
i pantaloni di tuta grigi ed una maglietta strappata,
mi
guardavo,
precisi,
i tratti del mio viso.
e
pensavo:
“so
bene chi sono”
E
saluto l’inverno.